Voglio con te nella cittá dal nome breve, come la vita,
Dove il sole aquilino volteggia fra le floride colonne,
Sui colli lattei ci son gocce non seccate, piú sotto
Il calore spreme una lacrima dalle gonfie fontane,
Mentre nelle cattedrali-quercie, fra i rami pietrificati
Gli angeli intrecciano nidi nel teso fogliame dorato,
Dove piú vivo dell’uva, trasparente e caldo
Avvinghiando lo spazio si riempie il marmo.
Voglio con te nella cittá, che ha saziato il mondo del latte
Di discorsi inariditi - dove un umido eco è d’intorno,
Dove l’arena è vuota, ma nelle ombre rigate, - come tigre,
Fa le fusa sotto i ponti il giallo luccicante Tevere,
Dove i gradini franati non nascondono ne’ ghiaccio,  ne’ caverne.
Noi insieme andremo nella cittá - dalla corona di mirto e aneto-
Essa da sotto le pesanti palpebre osserverá noi feriti.
Giú, indica col dito puntato.
Ma puó darsi, su.

[Tat'jana Vol'tskaja]

 

| entrada | Llibre del Tigre | sèrieAlfa | varia | Berliner Mauer |