[Andrés Sánchez Robayna] |
Stormo
sul belvedere |
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I Nelle isole, il silenzio come un solo ramo contro il cielo nero.
II
Gli insetti traversarono, il mezzogiorno traversò; isole, insetti, pensieri traversarono — quieti.
III
Dicesti: un solo cielo, frutti al sole, insetti; domani il dominio del sole li brucerebbe.
IV
Fra l’isola immobile il silenzio si muove sopra la foglia.
Isole, il mare
cresciuto, subitaneo
pensiero contro la roccia viva e il cielo silenzioso.
V
La roccia è una forma. Però sotto la luce il suo silenzio è più nero, il mare butta più verde.
VI
Il gabbiano traversa nell’aria secca. Qualsiasi
siano i suoi movimenti fra le
rocce neroverdi, è alto. Nell’aria
vuota, più
bianco. E ora
solo esiste l'ombra
delle sue ali sul mare. Si direbbero
alte isole. VII Isole che il
vento scuote viaggiano nell’aria
bruciata. VIII Pensieri del
giorno — il sole
dispone stracci sulla terra
secca. Il vento si avvolge fra
le fronde, muove le
onde. Roccce alte e
nere fisse nel
sole fisso. Suona il
silenzio: unghie, gabbiani, rocce.
[En el cuerpo del mundo: Obra poética (1970-2002), Galaxia Gutemberg, Barcelona, 2004]
[Tradotto da Beppe Fiorelli]
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